Qui una mia visione del mondo e dei suoi abitanti, ovviamente quella parte del mondo che è passata sul mio aereo...;-)
Pregi e difetti in pochi tratti e naturalmente senza offesa di nessuno, solo esperienza personale!
Con la testa fra le nuvole
Capitolo quinto
Naturalmente ho incontrato persone di tutti i tipi e
nazionalità ed ho imparato a trattare con quasi ognuno di essi.
Nella
maggioranza dei casi ho poca simpatia per i Francesi.
Sono
sovente molto arroganti e pensano di
meritare ogni tipo di attenzione. Puoi avvicinarti loro con la massima cortesia e disponibilità, è quasi certo che riceverai in cambio uno sguardo
di sufficienza e la seguente risposta “En Francais, s’il vous plait..”
Tu
desidererai fortemente rispondere “No, il ne me plais pas!!”, ma, cercando di
fare buon viso, ti cimenterai nel miglior Francese possibile e se il volto
risplenderà di un espressione angelica, la mente si riempirà di visioni
infernali!!
Vengono
poi i Giapponesi.
Non
sono ancora riuscita a capire se quella loro ruvidezza è segno di cattiva
educazione o di scarsa conoscenza delle usanze europee e conseguente imbarazzo
nel relazionarsi.
Solo
pochissimi Giapponesi salutano o ringraziano scendendo dall’aereo, anche perché
pochissimi di loro conoscono l’Inglese…(e ciò è veramente strano!).
Chi
lo parla, lo fa in maniera quasi incomprensibile ed è una faticaccia
interpretare quei flebili suoni a cui non seguono mai indicazioni gestuali.
Così
ad un certo punto ti stufi e servi loro la prima cosa a portata di mano!
Gli
Arabi sono un po’ pretenziosi e ti vorrebbero sempre a loro disposizione ma, in
generale, non sono sgradevoli né scortesi e ti ringraziano sempre.
Gli
Ebrei sono nella maggioranza dei casi molto rigidi.
Si
infuriano se a bordo, per qualche disguido, non sono presenti i loro pasti
speciali ed in particolare lo fanno i Rabbini, con quelle barbe lunghe e quella
scarsissima comprensione e fiducia negli altri.
Gli
Americani sono gente simpatica, sempre sereni e gioiosi, desiderosi di conversare
e mostrare le proprie conoscenze riguardo al nostro paese.
I
giovani sono spesso bei ragazzi e ragazze. Hanno fisici atletici bocche grandi
e bei denti.
Andando
avanti con l’età, la razza si sciupa un poco e ti può capitare di incontrare persone
dalla fisicità ingombrante, che della loro giovinezza conservano solo il
temperamento ed i bei denti bianchi.
Gli
Inglesi sono un popolo eterogeneo.
Incontrerai
il vero signore, elegante e silenzioso, con la sua copia dell’Herald Tribune e
l’anello nobiliare al mignolo, ma porterai anche la famigliola che vive in periferia, con una marea di bambini, che
non stanno mai fermi e che continuano a masticare orrende caramelle!
Gli
Svizzeri sono tutti nasuti, che parlino Francese e vadano a Ginevra oppure Tedesco
e viaggino per Zurigo.
I
ginevrini sono sempre elegantissimi e costosamente vestiti; le signore
imbellettate e ingioiellate sono sempre impeccabili…ma quanta superbia!
Il
neo però c’è …le cravatte!
Non
ho ancora incontrato uno Svizzero che sia riuscito ad abbinare la giusta
cravatta all’abito e ancora più importante ad acquistare una bella cravatta.
Le
fantasie sono tremende e vanno dagli animaletti ai fiori, dalle forme
geometriche che ti ipnotizzano, a quelle che ti sconcertano!
I
colori poi non hanno limite al cattivo gusto.
Ma
c’è chi direbbe, loro se lo possono permettere.
I
passeggeri più simpatici sono i Tedeschi.
Sempre
allegri e pronti a passare in tua compagnia quel breve lasso di tempo che dura
il volo.
Li
conquisti con un sorriso e una birra fresca e dicendo questo, non intendo
assolutamente sminuirne l’immagine.
Sono
persone piacevoli ed elastiche, non si sgomentano quasi mai davanti agli
imprevisti e non creano quasi mai problemi.
Scendendo
mostrano sempre apprezzamento per le attenzioni ricevute.
Averli
a bordo è davvero un piacere.
Che
dire di noi Italiani?
Impossibile
considerarci in gruppo e troppo lungo analizzarci per tipologie.
Il
nostro è un popolo variopinto e i colori variano dalle alpi scendendo lungo lo
stivale ed ogni colore ha le sue sfumature locali e se ciò non bastasse, umore
e circostanze possono ulteriormente alterare il tutto…
Forse
è questo che ci rende diversi e speciali.

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