mercoledì 10 aprile 2013

Con la testa fra le nuvole 5° capitolo

Ecco il quinto capitolo per chi si fosse appassionato alla saga! :-)
Qui una mia visione del mondo e dei suoi abitanti, ovviamente quella parte del mondo che è passata sul mio aereo...;-)
Pregi e difetti in pochi tratti e naturalmente senza offesa di nessuno, solo esperienza personale!


Con la testa fra le nuvole

Capitolo quinto

Naturalmente  ho incontrato persone di tutti i tipi e nazionalità ed ho imparato a trattare con quasi ognuno di essi.
Nella maggioranza dei casi ho poca simpatia per i Francesi.
Sono sovente molto arroganti e pensano di meritare ogni tipo di attenzione. Puoi avvicinarti loro con la massima cortesia e disponibilità, è quasi certo che riceverai in cambio uno sguardo di sufficienza e la seguente risposta “En Francais, s’il vous plait..”
Tu desidererai fortemente rispondere “No, il ne me plais pas!!”, ma, cercando di fare buon viso, ti cimenterai nel miglior Francese possibile e se il volto risplenderà di un espressione angelica, la mente si riempirà di visioni infernali!!
Vengono poi i Giapponesi.
Non sono ancora riuscita a capire se quella loro ruvidezza è segno di cattiva educazione o di scarsa conoscenza delle usanze europee e conseguente imbarazzo nel relazionarsi.
Solo pochissimi Giapponesi salutano o ringraziano scendendo dall’aereo, anche perché pochissimi di loro conoscono l’Inglese…(e ciò è veramente strano!).
Chi lo parla, lo fa in maniera quasi incomprensibile ed è una faticaccia interpretare quei flebili suoni a cui non seguono mai indicazioni gestuali.
Così ad un certo punto ti stufi e servi loro la prima cosa a portata di mano!
Gli Arabi sono un po’ pretenziosi e ti vorrebbero sempre a loro disposizione ma, in generale, non sono sgradevoli né scortesi e ti ringraziano sempre.
Gli Ebrei sono nella maggioranza dei casi molto rigidi.
Si infuriano se a bordo, per qualche disguido, non sono presenti i loro pasti speciali ed in particolare lo fanno i Rabbini, con quelle barbe lunghe e quella scarsissima comprensione e fiducia negli altri.
Gli Americani sono gente simpatica, sempre sereni e gioiosi, desiderosi di conversare e mostrare le proprie conoscenze riguardo al nostro paese.
I giovani sono spesso bei ragazzi e ragazze. Hanno fisici atletici bocche grandi e bei denti.
Andando avanti con l’età, la razza si sciupa un poco e ti può capitare di incontrare persone dalla fisicità ingombrante, che della loro giovinezza conservano solo il temperamento ed i bei denti bianchi.
Gli Inglesi sono un popolo eterogeneo.
Incontrerai il vero signore, elegante e silenzioso, con la sua copia dell’Herald Tribune e l’anello nobiliare al mignolo, ma porterai anche la famigliola che vive in periferia, con una marea di bambini, che non stanno mai fermi e che continuano a masticare orrende caramelle!
Gli Svizzeri sono tutti nasuti, che parlino Francese e vadano a Ginevra oppure Tedesco e viaggino per Zurigo.
I ginevrini sono sempre elegantissimi e costosamente vestiti; le signore imbellettate e ingioiellate sono sempre impeccabili…ma quanta superbia!
Il neo però c’è …le cravatte!
Non ho ancora incontrato uno Svizzero che sia riuscito ad abbinare la giusta cravatta all’abito e ancora più importante ad acquistare una bella cravatta.
Le fantasie sono tremende e vanno dagli animaletti ai fiori, dalle forme geometriche che ti ipnotizzano, a quelle che ti sconcertano!
I colori poi non hanno limite al cattivo gusto.
Ma c’è chi direbbe, loro se lo possono permettere.
I passeggeri più simpatici sono i Tedeschi.
Sempre allegri e pronti a passare in tua compagnia quel breve lasso di tempo che dura il volo.
Li conquisti con un sorriso e una birra fresca e dicendo questo, non intendo assolutamente sminuirne  l’immagine.
Sono persone piacevoli ed elastiche, non si sgomentano quasi mai davanti agli imprevisti e non creano quasi mai problemi.
Scendendo mostrano sempre apprezzamento per le attenzioni ricevute.
Averli a bordo è davvero un piacere.
Che dire di noi Italiani?
Impossibile considerarci in gruppo e troppo lungo analizzarci per tipologie.
Il nostro è un popolo variopinto e i colori variano dalle alpi scendendo lungo lo stivale ed ogni colore ha le sue sfumature locali e se ciò non bastasse, umore e circostanze possono ulteriormente alterare il tutto…
Forse è questo che ci rende diversi e speciali.
 

 

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